dal carissimo mattia per il social mirror
Secondo molti, rovistare nella vita privata di Berlusconi era (e sarebbe) lecito, perchè fu lui stesso, sin dal lontano 1993, a darla in pasto al pubblico, attraverso le sue Tv, ma non solo attraverso quelle. Ricordate l’almanacco “una storia italiana”?
Oggi, invece, sono tanti quelli che si indignano perchè, a loro dire, sarebbe in atto una vile strumentalizzazione della triste vicenda in cui è incorsa la figlia di Grillo, Luna. La ragazza è stata beccata dalla polizia con “due dosi” di cocaina in automobile*.A me non interessa questa povera ragazza, che si trova in questa brutta condizione (vedete voi quale: se pippare cocaina o avere un padre così pazzerello). Vorrei solo cogliere l’occasione per levarmi qualche sassolino. Procederò per punti.
- Grillo non ha una tv, ma ha un blog e alcuni account su social network, seguiti da milioni di persone. Su quel Blog si trovano filmati, comunicati politici e mille altre menate. Lui decide dell’organizzazione dei contenuti del suo blog, più di quanto Berlusconi decidesse (o decida oggi) il palinsesto delle sue televisioni.
- Chi rilancia, via social media, una notizia, sempre che non si tratti di un operatore della comunicazione, non ha alcuna responsabilità in merito alla sua veridicità. Se, invece, una volta dimostrata la falsità della notizia, dovesse continuare a rilanciarla, sarebbe un idiota in cattiva fede.
- Grillo è un personaggio pubblico. La sua vita fa notizia. Lui stesso ha più volte invitato il pubblico ad occuparsi del suo privato: “ho sei (o cinque, bho) figli”, “guardate, questo è il posto in cui lavoro”, “mia moglie è iraniana, mio cognato traduce Bin Laden meglio di Al Jazeera… “, “mio figlio Ciro…”. Potrei andare avanti per ore. Ritengo, quindi, legittimo che la stampa dia notizie legate alla famiglia di Grillo, soprattutto se date bene, come ha fatto Rimini Today, in modo asciutto e a-valutativo.
- Grillo è un leader politico. E’ un “capo politico” , come lui stesso si è definito, di un movimento che partecipa alla contesa elettorale. Sfottere Grillo per le sue disavventure private è, perciò, un’attività che merita lo status di satira. Se non fa ridere è cattiva satira, ma è satira.
- Grillo Giuseppe non fa il comico da più di 3 anni. Oggi fa il ”capo politico”. Certo, usa un registro paradossale, uno stile ironico, etc… Insomma, fa ridere, ma fa politica. Ciò che lui dice da oltre tre anni è finalizzato ad accrescere l’influenza del movimento che egli comanda (!), anche attraverso l’orientamento delle scelte elettorali. Attività legittima, oltre che auspicabile, ma che ha un nome preciso: attività politica.
La domanda è perciò la seguente: è lecito utilizzare un familiare di Grillo per attaccare (io direi sfottere) lui?
Proviamo a rispondere. Beppe Grillo sfotte chiunque. Lo fa senza che si intuisca alcuna remora, limite o tabù. Tutto fa brodo: genere, orientamenti sessuali, difetti fisici, storia personale, identità territoriali, etniche, linguistiche. Poi, ancora, vicissitudini del passato, scelte di vita, compagnie, amicizie etc… Lui è il maggiore e più fiero interprete di una comunicazione cacofonica, disorganica, contraddittoria e arruffata. Una comunicazione che mette in un mega frullatore fatti e storie di ogni tipo. Alcuni esempi? Eccoli: scie chimiche, raccolta differenziata, morte di Enrico Mattei, Casaleggio e il nuovo ordine mondiale, i debiti di Telecom Italia, i dodo Lerner e Formigli, Bildelberg (o come caspita si scrive), la casta, la palletta agli ioni per il bucato, la mafia non uccide le sue vittime lo Stato sì, i preti pedofili, lo psiconano, la macchina usata di de Magistris, Fassino che è magro e (scopriamo) sarebbe ladro, Rigor Montis e le banche, i poliziotti-gli studenti e il Pasolini di Valle Giulia, Tavolazzi Biolè e le epurazioni con via post o con lettera degli avvocati. Si potrebbe andare avanti per ore.
Bene, lui ci tortura con tutte queste scemenze affastellate alla bell’e meglio, e noi dovremmo farci scrupoli nel raccontare una storia italiana? Cioè la storia della figlia di un leader politico che è stata beccata con la cocaina dalla polizia, com’è già capitato in passato a decine di migliaia di italiani?
La risposta per me è chiara e netta, ed è sì. Dovremmo farci scrupoli e penso che d’ora in poi me li farò. Ma penso che dopo di me, che inizierò a armene, dovrebbe farseli proprio chi, grazie a un blog seguito da milioni persone, ha così tanta audience e, di conseguenza, tanta responsabilità. Ah, dimenticavo. Cosa c’entra Beppe Grillo con la cocaina? Niente, direi. Ma ormai la notizia è nel frullatore, e qualcuno sto frappè dovrà pur berlo.
Mattia
* La notizia di Rimini Today a questo link: http://www.riminitoday.it/cronaca/luna-grillo-trovata-cocaina-segnalazione-uso-personale.html